A Sua Eccellenza Signor Felix-Antoine TSHISEKEDI
Presidente della Repubblica Democratica del Congo a Kinshasa.
Oggetto : L’urgenza del dialogo nazionale.
– Copia conforme à : Presidenti dell’Assemblea Nazionale e del Senato della RD Congo.
– Copia per informazione ai : Presidenti del Qatar, degli Stati Uniti, dell’Unione Africana. Del Togo, del Burundi, della Tanzania, del Sudafrica, dell’Etiopia, ad Ambasciatori, al Segretario generale dell’ONU e alla sua Rappresentante nella RD Congo, al Segretario della SADC, della CENCO e ECC, agli Uffici di coordinamento della Società civile e alle forze vitali della Nazione
Eccellenza, Signor Presidente,
Ci rivolgiamo a Lei il giorno dopo il Suo discorso del 9 ottobre al Global Gateway Forum di Bruxelles, dove ha teso la mano al Suo omologo ruandese, Paul Kagame, per raggiungere la pace.
La Sua dichiarazione ha suscitato reazioni contrastanti nell’opinione pubblica congolese. Nessun problema. Nonostante le Sue incongruenze, riteniamo che qualsiasi iniziativa che possa contribuire, anche solo in minima parte, a porre fine alle sofferenze del nostro popolo e a preservare la sovranità del nostro Paese sia degna di considerazione.
Cogliamo quindi l’occasione per rivolgerLe il nostro incoraggiamento e assicurarLe il nostro sostegno in questo percorso verso la pace.
Tuttavia, come abbiamo indicato nella nostra Nota di Advocacy del 21 maggio indirizzata alle Loro Eccellenze Massad Boulos e Faure Gnassingbé, nonché nella nostra Nota di Advocacy del 29 settembre indirizzata al mediatore del Qatar, nessuna pace esterna sarà sostenibile senza un allentamento delle tensioni politiche interne nella RD Congo. Un simile approccio riunirebbe tutte le forze vitali della nostra nazione per affermare la nostra sovranità e tracciare la rotta per il nostro futuro comune.
È questo il motivo per cui, oggi, La esortiamo a dimostrare un coraggio analogo nel tendere la mano ai Suoi avversari politici e convocare il dialogo nazionale. Come indicato nelle nostre precedenti note di advocacy, la nota concettuale per questo dialogo le è stata presentata dalla CENCO-ECC e attende solo la sua approvazione per essere concretizzata.
Con riferimento all’operatività di questo dialogo, La incoraggiamo a dimostrare pragmatismo e un alto senso di responsabilità invitandovi tutti i suoi avversari politici, sia disarmati che armati. Si dice che si fa pace solo con il proprio nemico. Questa è la magistrale lezione che ci ha dato Nelson Mandela, uno dei più grandi leader africani del nostro tempo.
Eccellenza, Signor Presidente,
In materia di governance, la paura si è spesso rivelata una cattiva consigliera. Allo scopo di dissipare i timori degli uni e degli altri, fin d’ora proponiamo alla nostra Nazione che questo dialogo non venga utilizzato come strumento per creare disordini che sarebbero pericolosi per la stabilità del nostro Paese. Consideriamo due opzioni, due principi fondamentali che struttureranno questo forum democratico:
1. Una garanzia assoluta concessa al Presidente Felix Tshisekedi di proseguire il suo ultimo mandato fino alla sua scadenza nel 2028.
2. Un impegno assoluto da parte del Presidente Felix Tshisekedi a non orchestrare manovre disastrose per modificare la Costituzione o di prolungamento del mandato al fine di rimanere al potere oltre il suo secondo e ultimo mandato.
Accettati questi due principi, queste due linee rosse tracciate, crediamo che tutto il resto potrebbe diventare oggetto di dibattito. A partire dall’urgente necessità di istituire una nuova Commissione Elettorale Nazionale Indipendente, credibile e rappresentativa di tutte le forze vitali della nazione, incaricata di organizzare le elezioni del 2028. Poi, un team governativo inclusivo responsabile del monitoraggio delle risoluzioni di questo forum nazionale.
Eccellenza, Signor Presidente,
Quando il Professor André Mbata, Segretario Permanente del suo programma politico, la Sacra Unione della Nazione, e uno dei suoi più grandi sostenitori, era nell’opposizione a Joseph Kabila, , era solito dire: “C’è vita dopo la presidenza“. Il Presidente Nelson Mandela, sebbene all’apice della sua popolarità, ha ricoperto un solo mandato quinquennale come capo della Repubblica del Sudafrica. Un esempio di grandezza, patriottismo e saggezza.
È dar prova di carità nei confronti di Lei e della sua famiglia dirvi la seguente verità: è tempo di preparare l’eredità che lascerà al nostro Paese nel 2028. La esortiamo a non sfidare la sorte. La storia è ostinata. Se la fine del regno del Presidente Mobutu è troppo lontana per insegnarle qualcosa, consideri i recenti eventi del Madagascar, del Perù e del Nepal che si stanno svolgendo davanti ai nostri occhi.
Sebbene reale, l’argomento del “rischio di balcanizzazione” del nostro Paese non può essere utilizzato per sempre come alibi per giustificare uno status quo fatto di ingiustizia, miseria e umiliazione per la stragrande maggioranza della nostra popolazione di fronte all’opulenza insultante di una minoranza al potere.
Lo abbiamo sottolineato più volte: l’est della RD Congo può, certo, essere temporaneamente colonizzato dal Ruanda, ma finché noi, i popoli del Kivu, resisteremo all’occupante, non ci sarà mai una balcanizzazione della RD Congo. Questo è certo. Questo è un dato geopolitico verificatosi in Indocina, Algeria, Vietnam, Sudafrica, Namibia, Afghanistan e ora in Palestina. Pertanto, concentriamoci prima sulla risoluzione dei nostri problemi interni. Uniti, saremo più forti nell’affrontare gli aggressori esterni.
Il Presidente Kagame non può essere usato all’infinito come uno spauracchio per mascherare le inadeguatezze del Suo governo. Siamo onesti, non è l’unico responsabile delle nostre disgrazie. Da Mobutu a lei, compresi i 18 anni di regno di Joseph Kabila, la cattiva governance del Paese è la causa principale delle debolezze strutturali della RD Congo.
Inoltre, significherebbe dare troppa importanza a un attore esterno che rappresenta solo un epifenomeno nel corso della storia del nostro Paese. Se emergiamo dalla nostra incoscienza, esso non avrà alcuna presa sulla lunga marcia della RD Congo verso il suo destino di grandezza al servizio del suo popolo, dell’Africa e dell’umanità intera. È qui che questa citazione del Mahatma Gandhi assume il suo pieno significato e risuona come un campanello di richiamo: “Quando mi dispero, ricordo che nel corso della storia la voce della verità e dell’amore ha sempre trionfato. Ci sono stati in questo mondo tiranni e assassini, e per un attimo possono sembrare invincibili, ma alla fine cadono sempre. Ricordatelo sempre.”
Eccellenza, Signor Presidente,
Non è più possibile continuare a ignorare le richieste del nostro popolo. È urgente agire. Lo status quo rischia di essere un’opzione fatale per lei e per il nostro Paese. Ricordandoglielo, speriamo di contribuire a sventare le insidie della nostra storia. Forze centrifughe sotterranee sono in agguato. Non diventi, suo malgrado, l’esecutore dei loro piani e non passi alla storia come il becchino della nostra Nazione.
Sebbene discutibile, avere aperto una finestra di opportunità esterna rivolgendosi direttamente al Presidente Kagame ha un certo merito. È giunto quindi il momento di adottare un approccio analogo nei confronti dell’intera opposizione e delle forze vitali del nostro Paese.
Fin d’ora, ci mettiamo a sua disposizione, attraverso la diplomazia cittadina, per fornirle i nostri buoni uffici, se necessario.
Assicurandole il nostro sostegno per tutto il bene che farà per la salvezza del nostro popolo e della nostra Nazione, La preghiamo di accettare, Eccellenza Signor Presidente, l’espressione della nostra più alta considerazione.
Bukavu, 13/10/2025
I decani della Società civile del Sud-Kivu:
1. Barholere Vital
2. Bugeme Ziga
3. Karume Augustin Gang
4. Muhindo Mathilde
5. Mulengezi Jean-Baptiste
6. Ruvunangiza Philippe
7. Wakenge Raphael
8. Yanda Stella
9. Zawadi Adrien
10. Nene Bintu Iragi, Présidente
