Il 19 febbraio 2024 è stato firmato un accordo di cooperazione sulle materie prime firmato tra il Ruanda e l’Unione Europea (UE), fortemente criticato dalla Repubblica Democratica del Congo (RDC).
La RDC denuncia il saccheggio dei minerali congolesi per oltre 20 anni da parte di alcuni Paesi stranieri, tra cui il Ruanda.
Da parte dell’UE, Bruxelles difende l’accordo e sottolinea che ha ripetutamente condannato il comportamento delle varie parti coinvolte nei rapporti con i gruppi armati nell’est della RDC.
“Facendo eco a tante voci che si sono levate contro questo accordo, sia da parte delle autorità, di cittadini congolesi, di Paesi europei come il Belgio e di eurodeputati, anche noi come comitato “Insieme per la Pace in Congo” esprimiamo la forte richiesta all’Unione Europea di annullare tale accordo, per contribuire all’avvento della pace nella regione. Riteniamo che solo un atteggiamento giusto e imparziale può favorire la coabitazione pacifica nella regione dei Grandi Laghi.” (Estratto della petizione lanciata il 7 marzo 2024)